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Clima da caserma

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IMG_0083Il PARCO DELLE BUFALE – Un coraggioso esponente delle Forze Armate assume sostanze psicotrope pur di riuscire a scrivere “Con la faccia come il cooling”, un concetto ribadito con “spero solo di campare abbastanza da vederli cambiar faccia, cioè, dalla natica sinistra a quella destra!”.

Alla vista di un “articolo” – nel senso di com. stampa su Science Daily – intitolato “Chi nega il cambiamento climatico usa gli sporchi trucchi delle guerre del tabacco”, un fatto già documentato in un rapporto acquisito dal Congresso statunitense nel 2007, il ten. col. Guido Guidi ha perso i sensi:

 Dopo essermi rialzato dalla sedia e dopo aver preso un antiemetico, mi sono forzato a leggere di cosa si trattasse

La custode, quella roba non la fuma o le s’annebbia la vista. Manco a dirlo, al gentiluomo dallo stomaco delicato sembra trattarsi di

una pubblicazione uscita su Sage

mentre è uscita sulla rivista Index on Censorship. L’autore è John Sauven, un direttore dell’odiata Greenpeace, per alleviare il dolor l’alto ufficiale si fa un secondo antiemetico, che gli procura uno sfogo di bile:

fino a prova contraria (1) – e dal momento che l’articolo di Sauven è paywalled temo che non lo saprò mai – se uno scandalo c’è stato, ha avuto il segno opposto rispetto a quello che lui dice. Nel climategate, erano i paladini dell’AGW, le vestali del clima, a far pressione perché non fossero pubblicati articoli con opinioni diverse (2); erano sempre loro a lamentarsi di non riuscire a spiegarsi come mai il pianeta dovrebbe scaldarsi ancora e invece non si scalda più (3); erano sempre loro a usare “triks” (trucchetti) (4) perché non si notasse che mettere insieme ricostruzioni di paleoclima e dati osservati è una porcata scientifica (5).

Al terzo, gli vengono delle allucinazioni:

vedere queste assurdità in una rivista di divulgazione scientifica e ancora di più vederle trattate da vera e propria pubblicazione scientifica con tanto di DOI è veramente troppo. Ci vuole un altro antiemetico.

Come dice il nome, Index on Censorship si occupa di censura; a differenza dell’ISSN, il DOI è solo un url e l’articolo di Sauven è in open access.

(1)  La prova contraria è stata fornita da una due tre quattro cinque sei sette otto nove commissioni d’indagine.

(2)  Nelle mail rubate di Climategate, alcuni scienziati brontolano per la pubblicazione avvenuta di articoli indecenti  e in un caso decidono di dimettersi dal comitato editoriale della rivista.

(3)   L’Organizzazione mondiale della meteorologia ha dimostrato il contrario la settimana scorsa, in un rapporto di cui il ten. col. Guidi ha guardato solo la figura delle precipitazioni o avrebbe visto che nel 2001- 2010  il riscaldamento è stato di +0,21° C rispetto a 0,14°C nel decennio precedente.

(4)   Il “trik” (sic) consiste nell’aggiungere al grafico delle temperature ricostruite da fonti vicarie (proxies) fino alla data X, i dati registrati successivamente dai termometri con una curva distinta. La “porcata” introdotta e motivata in un articolo del 1999  (fig. 3  (a), curva tratteggiata grigia) è stata adottata in tutte le ricostruzioni successive. A colori, si vede meglio.

Crediti immagine: Lisa Zillio


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Talebana della domenica

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611px-Particles_and_antiparticles.svgIL PARCO DELLE BUFALE –  Oggi dalle ore 12, i “super partes” dott. Federico “gli scettici sono dei talebani” Pedrocchi e Maurizio “sono dei fisici della domenica” Melis  di “Moebius, la trasmissione di scienza di Radio24 – Il Sole 24 Ore”, descriveranno in streaming (1)  il funzionamento del reattore a fusione fredda con il dott. ing. Franco Cappiello, titolare dal 2012 della Defkalion Europe Coming Soon.

L’ing. dott. Cappiello è famoso per aver inventato il generatore di antimateria che, secondo Legambiente, si applica a

propulsione per il trasporto stradale e spaziale; produzione di energia termica ed elettrica; distruzione delle scorie radioattive, ed altri.

Le prime due applicazioni sono quelle previste per il nuovo reattore, rivelava nell’aprile scorso Sterling “Obama su Marte” Allan (ed altri). In quell’occasione il dott. Allan confermava un business plan che il 18 luglio il dott. Pedrocchi rivelava a sua volta su Facebook. È anche il piano della Prometeon e dell’HydroFusion per il reattore Rossi-Focardi sviluppato dalla Dekfalion fino all’agosto 2011, di cui il dott. Melis  ha confermato le straordinarie prestazioni nelle puntate di Moebius dell’8 e del 15 luglio scorso.

 (1) Domani, alla conferenza ICCF-18 (2) sponsorizzata dall’ENEA a Columbia, Missouri, in streaming ci sarà la dimostrazione del reattore Defkalion fatta un mese e mezzo fa per l’inviata di Atlantis Rising, la rivista che aveva scoperto i rapporti del Vaticano con gli extra-terrestri.

(2) Per quanto riguarda la nuova fisica, invece,  il signor Fredericks presenterà un metodo rivoluzionario per rilevare un monopolotachionico usando una semplice emulsione fotografica.

Crediti immagine: Anynobody, Wikimedia Commons



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Talebana nei giorni feriali

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611px-Particles_and_antiparticles.svgIL PARCO DELLE BUFALE – Un lettore voleva sapere se la custode considerava una bufala o meno “l’esperimento più recente in fusione fredda“, segnalato lunedì da questa rubrica. Consapevole di deludere il popolo italiano, la custode confessa di non riuscire ancora a viaggiare nel futuro.

Ho la reputazione di essere una crononauta e di raccogliere informazioni che pubblico mesi prima di averle ottenute. Mi lusinga, purtroppo è immeritata: cito solo fonti già esistenti. Quelle sull’ing. Franco Cappiello non ne spiegavano l’autorevolezza, lo ammetto, né come mai due giornalisti di Radio24-Il Sole 24 Ore, vale a dire Confindustria, gli organizzassero uno streaming in Italia e in USA. Un altro lettore (convinto anche lui che io sa una crononauta, che carino!) ha scritto giustamente che l’ing. Cappiello

 è persona nota e capace dotato di un forte intuito imprenditoriale e lo volete far passare come un ciarlatano o peggio un truffatore.

Lungi da noi e da me! Mi è noto il “forte intuito imprenditoriale” che ha reso famoso l’ing. Cappiello quale inventore dell’ancor più famoso generatore di antimateria, sebbene sia stato inventato da molti altri. Per esempio da Bob Lazar che  lo ha ricavato per ingegneria inversa da “modelli sportivi” di UFO.

Molti anni prima un generatore italiano di antimateria era stato regalato al signor Pelizza di Chiari (Brescia), che ne informò l’ex colonnello Pugliese della P2, del SIFAR e del SID, che ne informò generali e politici altolocati che lo misero in contatto con il prof. Ezio Clementel allora presidente del Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare. Che lo provò personalmente, bucando una lastra di acciaio. Il Raggio della Morte, così si chiamava a quei tempi, doveva essere ceduto agli americani in cambio di milioni e poi di miliardi di lire, appena avesse abbattuto un satellite. Purtroppo ogni volta nevicava o c’era nuvolo, il signor Pelizza non vedeva il satellite, gli americani non vedevano il generatore e la Casa Bianca se ne disinteressò.

Non l’imprenditoria italiana con Fondazione legata al Vaticano nel Liechtenstein che ci guadagnò circa 14 miliardi di lire in un vorticoso giro di assegni…

Per farla breve il Raggio della Morte inventato da Marconi e da lui distrutto su suggerimento di Pio XII con grande scorno del Duce, generò il generatore del signor Pelizza che sul finire degli anni Novanta intendeva donarlo a una Fondazione che era lì lì per creare. Sennonché l’ex colonnello Pugliese aveva tenuto i piani di costruzione e in punto di morte li aveva consegnati all’ing. Cappiello. Egli strinse un accordo con il signor Pelizza ed entrambi decisero di far vagliare il congegno da un’équipe dell’università di Pavia guidata dal professore emerito Sergio Ratti.

L’università sta tuttora cercando  i locali adatti. Da cinque anni, negli incontri sulle energie molto alternative, l’ing. Cappiello presenta comunque un power point che dimostra come, con una batteria da 12 watt, il generatore emetta un fascio di positroni con una temperatura superiore al miliardo di gradi e nel giro di pochi “fermi” secondi vaporizzi l’acciaio e qualunque altra materia.

Né io né altri a Oggi Scienza hanno mai trattato i due colleghi da incompetenti. Al contrario, dopo lo streaming ho rivisto il video e ho capito che hanno posto all’ing. Cappiello la domanda che il Paese aspettava con il fiato sospeso: “ci fa vedere come funziona il suo generatore di antimateria?”

Le numerose interruzioni dello streaming, infatti, erano programmate per poterlo riprendere mentre vaporizzava satelliti nel cielo, terso, sopra Milano.

Crediti immagine: Anynobody, Wikimedia Commons


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Vanity Press

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Il PARCO DELLE BUFALE – Un candidato  italiano al premio Nobel dimostra che non  è indispensabile pagare editori in open access per far lievitare il proprio indice di citazioni.

Nel maggio scorso, il pioniere della climastrologia Nicola Scafetta si era comprato un articolo in open access su Pattern Recognition in Physics - dell’editore Copernicus -  che un geologo dell’Istituto algerino del petrolio ha creato per pubblicare sopratutto se stesso. Il co-direttore è Nils-Axel Mörnerarcheologo-rabdomante, inventore con l’amico omeopata di una “Hong-Kong ellenica” in Svezia, ritoccatore di grafici – insieme a Christopher Monckton - e pure uno dei due revisori.

Nell’articolo, il dott. Scafetta ripropone i suoi epicicli climatici di “circa 20-30 (omissis) o 900-960 anni… oppure 8000″, comunque dovuti alla “congiunzione Giove-Saturno”, armoniche lunari quanto basta, e riassume quindici anni di rancori ed accuse contro Michael Mann et al., Jim Hansen et al., Rasmus Benestad et al., Gavin Schmidt et al. (omissis) che hanno complottato per vedere insieme false configurazioni nei dati, e cita 14 delle proprie pubblicazioni.

Anche il ten. col. Guidi elogia una recente pubblicazione del dott. Scafetta, uscita sulla rivista di opinioni Energy & Environment, gratuita per chi ci scrive e non in open access. Qui l’autore ripropone i suoi epicicli climatici (omissis), riassume quindici anni di (omissis) e introduce una nuova correlazione tra epicicli, clima e sanità globale:

Infatti nel 1345 d.C.. una congiunzione Giove-Saturno è avvenuta nel segno zodiacale dell’Aquario ed era stata collegata (da alcuni astrologi dell’epoca, ndr) all’epidemia di Peste Nera…

(La Yersinia pestis essendo un complotto dei biologi, si presume.) Perciò occorre rivalutare l’antica scienza dell’astrologia, che in passato ha prodotto almanacchi ed oroscopi  dalle previsioni più corrette di quelle dei modelli attuali.  Detto questo, nelle note, il dott. Scafetta migliora il proprio citation index con 14 autocitazioni e rende omaggio a vette della scienza contemporanea quali Donna Laframboise.


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Ricerca motorizzata

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472964990_730ddee165_zIL PARCO DELLE BUFALE – La OMICS/Scholar Central di Hyderhabad è nella Beall’s list degli editori “predoni”. Il suo direttore, Srinubabu Gedela, se ne lamenta su Nature, sebbene pretenda dai 2.700 ai 3.600 dollari a pubblicazione. Cifre a sorpresa visto che non sono indicati sul sito.

Irritato da alcune osservazioni del prof. Beall, in maggio l’editore ha minacciato di fargli causa e gli ha chiesto $1 miliardo di risarcimento, anche se da allora non si è più fatto sentire. A capo di 250 riviste, 500 dipendenti e decine di migliaia di revisori, viene compensato per articoli che riportano sul pdf un “DOI” che rimanda a una rivista inesistente.  Il dott. J. Barthelow Classen della Classen Immunotherapies, per esempio, si è comprato su Scientific Reports, un articolo che dal periodo intercorso tra sottomissione e accettazione pare aver subito una lunghissima revisione la cui serietà  è evidente già nel sunto iniziale. Un breve estratto dovrebbe bastare:

Metodi: ricerche su Medline e Google sono state effettuate a fine 2010 per trovare un paese per il quale esistevano dati simultanei sull’incidenza o prevalenza del diabete di tipo 1,  del diabete di tipo 2 e dell’autismo in molteplici razze diverse. L’associazione tra la prevalenza dell’autismo e l’incidenza dei due tipi di diabete nei bambini è stata studiata, quando entrambe erano stratificate per razza.  

Devono essere state ricerche sul web dei National Institutes of Health molti veloci visto che il dott. Classen parla solo l’inglese e altri paesi anglofoni non hanno razze a sufficienza. Dopo aver scelto i dati utili alla propria tesi, cita le sue quattro pubblicazioni precedenti e conclude che l’autismo è correlato al diabete di tipo 1, due malattie autoimmuni (a suo avviso) favorite dai vaccini. In fondo è precisato che l’autore

possiede una società biotech che studia gli eventi avversi causati dai vaccini e brevetti su come testare la capacità dei vaccini di causare diabete e altre malattie immunitarie o infiammatorie.

Destinata al mercato americano, la pubblicazione del dott. Classen risulta credibile anche in Italia. Dalle nostre ricerche con gli stessi motori tuttavia, non risulta alcuna credibilità per quella del dott. Harris, sempre su una rivista OMICS, “Magic of Homoepathic Tinctures of Herbs in Breast Tumour“.

Crediti immagine: Sean Winters, Flickr


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Tele-informata e disinformante

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800px-Water_tapIL PARCO DELLE BUFALE – Il lettore Robo chiede consigli su nuovi prodotti dell’omeopatia italiana, che derivano dagli studi sulla fusione fredda dei proff. Preparata e Del Giudice, padri della biorisonanza quantistica olistica, della biofisica informazionale ecc. ecc. e delle loro applicazioni industriali.

Riassunto delle puntate precedenti. Con la teoria della “Coerenza elettrodinamica quantistica” e nomi affini, i due fisici italiani hanno dato fondamenti scientifici ed economici alla memoria dell’acqua scoperta dal francese Jacques Benveniste. In particolare al fatto che le vibrazioni di molecole d’acqua, memori dalle sostanze con le quali erano state in contatto durante il ciclo idrogeologico e precedenti diluizioni, possono essere trasmesse via cavo. Invece di ingerire una dose, insomma, il paziente chiama il numero di telefono dell’omeopata e si fa permeare dalle vibrazioni emesse dalla cornetta per il tempo prescritto. Il metodo ideale per eliminare il rapporto medico-paziente, ridurre gli sprechi di tempo e di acqua essendo questa riutilizzabile ad libitum.

Con i progressi delle telecomunicazioni e l’intervento dell’Angelo nel campo elettromagnetico, il metodo è stato reso ancora più efficace dal dott. Massimo Citro, scriveva nel maggio scorso  Valeria Boari su Spirito Libero. Egli è

lo scopritore del TFF (trasferimento frequenziale del farmaco)… attraverso un circuito elettronico con amplificatori a banda larga, all’acqua… L’acqua acquisisce così le proprietà del medicinale pur rimanendo chimicamente acqua, e le cellule rispondono a quell’acqua come se fosse il medicinale.

Cavie e pazienti hanno tratto giovamento dalla somministrazione di H2O di casa, ma servirebbe

il massimo interesse dagli organi preposti allo sviluppo della salute e del benessere, nel mondo scientifico, economico e nella coscienza di tutti,

Né i preposti né i mondi suddetti hanno pagato ulteriori sperimentazioni e

l’istituto di ricerca IDRAS, che il dott. Citro ha fondato e finanziato a sue spese… è costretto a sospendere le ricerche per mancanza di risorse.

Ma il “Prof. Erio Sermoneta dell’Università degli Studi Milano Bicocca”, che deplora la triste notizia e non è professore alla Bicocca, prosegue le ricerche

con la collaborazione di… Alberto Tedeschi, e la supervisione di un fisico dell’I.N.F.N., professor Emilio del Giudice.

Alberto Tedeschi è a sua volta l’inventore della

Piastra WHITE® - Wide Holographic Intensifier Transfer Energy – che si basa sui principi dell’elettrodinamica quantistica (QED) applicata alla biologia della materia vivente elaborata dal Prof. Giuliano Preparata e dal Prof. Emilio Del Giudice

un rettangolo di plexiglas da appendere al collo o da incollare ai quattro angoli di una stanza, e della

tecnologia industriale WHITE Holographic Bioresonance® che consente di trattare in modo stabile l’acqua con cui creare rimedi omeopatici (… la “superomeopatia” del Prof. Emilio Del Giudice) , creme per uso topico con o prive di principi attivi e altro.

(grassetto redazionale). Si tratta di un vassoio di plexiglas che

ripristina la naturalezza del cibo e dell’acqua posti su di esso.

Il vassoio elimina “l’eccesso di informazione”, causa dello stress (il quale è “un sovraccarico di elettricità dentro i neuroni del cervello”) perché in un minuto “rifasa” una bottiglia d’acqua (“se minerale, rimuovere l’etichetta”). L’acqua rifasata fa fare tanta plin plin,

il corpo rilascia accumuli di vecchie informazioni e diventate energicamente più aperti e consapevoli.

La custode è sotto Non Disclosure Agreement come si usa dire nella fusione fredda e non può rivelare i prezzi di listino. Ma se lettore Robo manda 500 euro al Parco delle Bufale, c/o Oggi Scienza, riceverà il vassoio e quattro piastre in porto franco.

Credito immagine: Prawdapunk, Wkimedia Commons


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Studi avanzati

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Ape_skeletonsIL PARCO DELLE BUFALE – In coincidenza con l’apertura del MuSe, vile servo del darwinismo imperante, si è aperto un sito altrettanto prestigioso che ne sconfiggerà il bieco materialismo.

Interesserà al dott. Ubaldo Mastromatteo e all’ammiratrice del dott. Enzo Pennetta secondo la quale

L’infertilità umana non è dovuta a evoluzione… pensate al lievito alimentare che per accorciare i tempi si adopera in quantità esosa atrofizzando il tempo di preparazione, riducendolo, ma al tempo stesso atrofizzando pure i testicoli.

sapere che il dott. Pennetta e la maschia avanguardia del creazionismo italico si sono dotati di “un nuovo sito anti-evoluzionista” in camicia nera, Scientific Evolution e del Journal of Scientific Evolution (link a cura della custode):

Comitato Scientifico: Ing. Stefano Bertolini, ingegnere; Prof. Pier Maria Boria, fisico; Prof. Ferdinando Catalano, fisico; Dott. Marco Chiesa, geologo; dott. Fabrizio Fratus, sociologo; Prof. Maciej Giertych, genetista (nota 1); Prof. Enzo Pennetta, biologo; Dott. Marco Respinti, filosofo

Comitato Operativo: Francesco Arduini, storico; Ferdinando Catalano, fisico; Marco Chiesa, geologo; Carlo Alberto Cossano, informatico; Fabrizio Fratus, sociologo; Marco Respinti, filosofo

Autori: Francesco Arduini, storico; Stefano Bertolini, ingegnere; Pier Maria Boria, fisico; Ferdinando Catalano, fisico; Marco Chiesa, geologo; Carlo Alberto Cossano, informatico; Fabrizio Fratus, sociologo; Maciej Giertych, genetista; Enzo Pennetta, biologo; Marco Respinti, filosofo (omissis e nota 2)

La custode ammira da tempo Stefano BertoliniPier Maria BoriaFerdinando Catalano (omissis), e ancor di più Fratus & Pennetta, habitués di Globeone, la radio-pasticceria sponsorizzata dalla Voceditalia, sponsorizzata dal sito Free Cam Secrets per utenti danneggiati dal lievito di birra.

Il camerata Fratus è riuscito inoltre a unire in un solo fascio cattolici, protestanti, mormoni, avventisti, Harun Yahisti, testimoni di Geova, ufologi (omissis). Negli Stati Uniti invece, duole constatare che gli evangelisti fondatori del movimento sono sull’orlo dello scisma aziendale per carenza di fed fondi (nota 3).

Note

1.  Link per soli adulti, altri particolari qui.

2. Le professioni sono auto-certificate, per es. il Prof. Pennetta è “biologo” nel senso che insegna materie scientifiche in una scuola cattolica apostolica e romana.

3. Si ringrazia il prof. Formenti per l’aggiornamento.

Credito immagine: pubblico dominio, Wikimedia Commons


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Atto notarile

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500_Euro_BanknotenIl PARCO DELLE BUFALE – L’ing. Mario Massa e il prof. Giancarlo De Marchis hanno scommesso a fin di bene sulle prestazioni di un reattore a fusione fredda e incaricato la custode di formalizzare la loro decisione. Gratis.

Il 22 e 23 luglio, dalla Defkalion Europe di Milano – il Centro di Ricerca e Sviluppo della Defkalion G.T. di Atene Cipro Vancouver, Atene - i colleghi Melis & Pedrocchi hanno fatto vedere in diretta “esperimenti di fusione fredda” nel reattore Hyperion, con risultati positivi secondo alcuni lettori di questa rubrica..

Il 3 agosto tuttavia, al 20mo minuto della trasmissione di scienza dei colleghi Melis & Pedrocchi su Radio 24, c’è stato un colpo di scena. Il direttore tecnico di Defkalion Europe, dott. Luca Gamberale, ha rivelato l’esistenza di incertezze nelle misure. Non ha precisato se si riferiva alla temperatura dell’acqua nel reattore, misurata con le mani dal giornalista Mats Lewan o al campo magnetico di 1,6 tesla misurato a occhio da John Hadjichristos, direttore tecnico della Defkalion G.T. a 20 centimetri dal reattore e confermato per sentito dire dal prof. Yeong Kim, che stava nel Missouri.

Comunque sia, Defkalion Europe ha deciso di “congelare” i rapporti con le 1.300 aziende interessate al reattore. Ora l’ing. Massa e il prof. De Marchis si offrono di realizzare a proprie spese un test che metta fine alle incertezze, e di finanziare la commercializzazione del reattore. Nelle parole di Mario Massa:

se Defkalion ripete il test in presenza di Gamberale, Giancarlo e mia… in diretta streaming, lasciandoci misurare in diretta, e risultasse un COP>1.5, diamo loro rispettivamente 10.000 e 100.000 euro. Ho chiesto a Oca Sapiens – la custode, ndr – se può formalizzare la richiesta (noi non paghiamo notai). Giancarlo ha aggiunto che in caso di contestazioni si chiama un professore del Politecnico per l’arbitrato (lo paga chi perde).

Nel frattempo, altri benintenzionati hanno aggiunto altri 14 mila euro al finanziamento e la custode una medaglia Nobel. Se risulta che dal reattore esce meno energia di quella sperata, i benintenzionati si accontentano di una cifra simbolica – anche mille euro – da destinare a una buona causa.

La custode s’impegna a trasmettere agli interessati le buone cause che i lettori vorranno suggerire e a tenere la medaglia in frigo.

Crediti immagine: Frank Schwichtenberg, Wikimedia commons


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Per l’Amore

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IL PARCO DELLE BUFALE – I protagonisti del giallo BioHyst-Scienza per l’Amore - riassunto da Chiara Forin – sono eminenti ricercatori che si dedicano con altruismo a salvare il mondo dalla crisi energetica, dalla fame e dalla disinformazione scientifica.

Quando ha visto il commento del dott. Renato Pagliaro, la custode si è sentita onorata per conto della collega e della redazione tutta. Egli è infatti il presidente del comitato promotore del premio Nobel per la fisica all’ing. (?) Roberto Manola, inventore circa 40 anni fa della tecnologia a correnti d’aria BioHyst che dalle biomasse di scarto estrae integratori dietetici, farine alimentari per umani e animali, e li trasforma anche in biodiesel.

Il dott. Pagliaro fa parte di altre istituzioni prestigiose, insieme all’ing. Pierpaolo dell’Omo dell’Università La Sapienza e

  • direttore scientifico della BioHyst S.r.l.
  • rappresentante legale della BioHyst Overseas di Lugano
  • fondatore nel 2010 e presidente di Scienza per l’Amore, “accreditata quale Ente di Ricerca presso il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca” che si occupa dello sviluppo della tecnologia
  • animatore del progetto umanitario Bits of Future: Food for All, promosso con lodevole impegno da Maurizio Melis su Radio 24, insieme alle caldaie a fusione fredda che salveranno il mondo dalla crisi energetica e dalla sete.

Infatti l’ing. Dell’Omo, i dott. Pagliaro, Stefania Adiutori, Domenico CiriacoDaniele Lattanzi e altri esponenti della setta RE Maya poi diventata Scienza per l’Amore, delle varie BioHyst e di Bits of Future sono nel comitato scientifico di Multibase, il ”Centro Studi e Ricerche della società BioHyst“.

Dopo lunghi studi e ricerche, l’associazione Multibase ha scoperto il “sistema mentale a quattro sfere” e per esempio, che

  • L’etere esiste, Einstein era un truffatore e la teoria della relatività è una bufala;
  • il riscaldamento globale è una farsa perché è già iniziata l’Era Glaciale;
  • con la fusione fredda, dal 1992 il dott. Roberto Monti trasmuta ”in oro e altri metalli nobili… metalli non nobili”;
  • il dott. Massimo Corbucci, celebre inventore della medicina tachionica, ha anche inventato un nuovo Vuoto quantistico.

Se La Sapienza non distasse 600 km da casa sua, la custode seguirebbe volentieri i corsi di fisica tecnica dell’ing. Dell’Omo.


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Avanzi

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IL PARCO DELLE BUFALE - Per una svista della custode, la scorsa settimana non è uscito il tradizionale quiz estivo. La direzione se ne scusa con gli utenti e lo ricicla oggi che c’è fiacca, incombe l’Overshoot Day e non sia mai che qui si buttan via elettroni.

Chi ha scritto

Come va l’Italia? Male, maluccio? Io direi molto maluccio. E come va il mondo, il pianeta Terra? Forse meglio. La buona notizia è che a detta dei climatologi il riscaldamento del nostro pianeta sembra che si sia fermato.

nel senso che sembra che sia continuato:

Fonte: WMO

Si intende, le previsioni sul clima non sono mai certe; sono, in verità, estrapolazioni ricavate da statistiche o da modelli matematici.

Nel senso che sono ricavate da una serie di modelli fisici, vincolati da scenari economici e demografici sia statistici che matematici.

Anche così, quali le possibili spiegazioni? Potrebbe essere che la crisi economica ha molto ridotto le emissioni di gas serra, pareggiando così il conto, e cioè pareggiando l’eccedenza di anidride carbonica che non veniva assorbita in precedenza dagli alberi e dal mare.

Nel senso che la crisi economica non le ha ridotte:

CO2 Trend for Mauna Loa

Fonte: NOAA

  1. Franco Battaglia
  2. Piero Vietti
  3. Pierluigi Battista
  4. un editorialista ancor più famoso

Vince chi arriva primo.


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Peccato

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The_Earth_seen_from_Apollo_17IL PARCO DELLE BUFALE – Enzo Pennetta, esponente di spicco del nuovo Journal of Scientific Evolution accusa spesso la custode di non confutare gli argomenti scientifici che egli pubblica sul blog Critica scientifica. Dopo lunghe ricerche, la custode ne ha trovati e oggi recita il mea culpa.

Mentre a Ferragosto egli sfogliava il Corriere della Sera, ha visto citato

Heat flux variations beneath central Greenland’s ice due to anomalously thin lithosphere“, uno studio che invita a riconsiderare il ruolo della struttura interna della Terra nelle dinamiche di superficie.

Peccato che lo studio non si occupi del pianeta bensì della Groenlandia e delle sue particolari “dinamiche di superficie” in cui, scrivono gli autori,

durante i cicli di glaciazione, le Interazioni tra flusso di calore geotermico e perturbazioni termiche indotte dalle glaciazioni stesse portano a forti variazioni regionali nelle condizioni del ghiaccio basale, con aree di rapida fusione basale adiacenti ad aree di ghiaccio basale estremamente fredde.

Tuttavia l’esperto di geologia Enzo Pennetta ritiene il pianeta coperto di aree simili, il che lo porta a confondere emisfero nord e sud, terre emerse e oceani, nonché alla seguente agnizione:

Questo studio rimanda automaticamente a quanto affermato dal docente di climatologia Adriano Mazzarella dell’Università di Napoli in un intervento del 2010 dal titolo “Sono i vulcani a sciogliere l’Artico, non l’uomo” nel quale riferendo della scoperta di una considerevole attività vulcanica sottomarina si individuava in questa la causa della riduzione dei ghiacci artici.

Stando a Enzo Pennetta,

Risultati riportati sulla prestigiosa rivista Nature, hanno evidenziato la presenza di decine di vulcani che, a quattromila metri di profondità, vomitano magma e nubi ardenti alla velocità di 500m/s che si mescolano con l’acqua gelida e formano grandi nuvole sottomarine di particolato vulcanico che poi si depositano in uno spesso tappeto esteso per chilometri.

Stando al prof. Mazzarella, ma non ai risultati riportati su Nature, mentre si depositano sui fondali sotto la pressione di chilometri d’acqua, dette nubi fluttuano leggere in cima all’Artico e nel contempo lo scaldano in lungo e in largo fino a fonderne la banchisa a migliaia di chilometri di distanza. Convinto che  anch’egli un ghiacciaio terrestre sia una banchisa marina e vice versa, l’insegnante di scienze naturali in una scuola cattolica romana opina di suo:

Il colossale fornello geotermico si accende e si spegne sotto i ghiacciai dell’Artico in maniera del tutto naturale e questo giustifica pienamente la variabilità areale dei ghiacciai artici che da tempo i mass media imputano solo all’azione forsennata di produzione dell’anidride carbonica (CO2) da parte dell’uomo.

Stando all’esperto di climatologia Pennetta infatti, i gas serra non hanno alcun effetto serra e la temperatura media globale si aggira attorno ai -18° C. Quanto alla tesi del fornello, aveva deliziato il prof.  Ugo Bardi  che la liquidava così come ricopiato dal diligente Pennetta:

Nonostante l’assurdità di questa faccenda non possiamo escludere che la storia dei vulcani artici che sciolgono i ghiacci non si diffonda su internet insieme alla tante leggende climatiche che girano: dai pianeti che si scaldano al medioevo che era più caldo di oggi. Per ora la possiamo definire una “non leggenda,” ma non ci sono limiti alla credulità umana.

Non ce ne sono. Lo dimostrano gli “argomenti scientifici” che Pennetta considera decisivi:

peccato che quando si usano dati non addomesticati il periodo caldo medievale è davvero più caldo del presente e la bufala appare l’Hockey stick tanto cara all’ormai introvabile Al Gore, come mostra questo grafico pubblicato nel 2012 su Climate Monitor:

Peccato che

Crediti immagine: NASA, Wikimedia Commons


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Cold Fusion Is Real

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image001IL PARCO DELLE BUFALE - Il titolo di questa rassegna è dovuto a licenza poetica, una licenziosità dovuta all’invio, da parte di Anonimo, di una poesia (“Il piezo a cui tendevi le tue callose mani” ecc.). La rassegna è dovuta invece all’assuefazione del lettore Leopoldo.

Stato dell’arte

Il centro di ricerca alternativa Martin Fleischmann Memorial Project costruisce e ricostruisce da un anno la cella del Dott. Celani a fili di costantana, con ottimi risultati. La produzione di energia in eccesso, attesa per la 18° Conferenza sulla fusione all’inizio di agosto, è stata rimandata alla 19°.

Lo stesso centro ha già replicato l’esperimento in cui il prof. Carpinteri ha ottenuto fasci collimati di neutroni fratti, rompendo pezzi di granito. Un video presenta la conferma della clamorosa scoperta.

Un nuovo prototipo del reattore piezonucleare del “prof.” Cardone è diventato da gennaio proprietà dello Stato italiano e non ha più dato notizie da allora. Quanto all’Hydro Betatron dell’ing. Abundo dovrebbe essere prontamente brevettato a spese dell’ITIS Pirelli di Roma, come la precedente versione e quelle future con le quali l’Ing. Abundo vorrà verificare la propria Sophoid Theory.

Grazie al milione di euro elargito dalla Regione Toscana, l’azienda del prof. Piantelli potrà dotare entro il 2033 il reattore Piantelli e in parte Focardi del 1994 con un nuovo vaso in vetroceramica onde garantirne la produzione over-unity. Non è stato accertato invece lo stato dell’arte dello scalda piscina a bosoni di Baurov di cui, dal gennaio scorso il CNR di Firenze misura le insolite proprietà.

Dopo i test trasmessi in streaming italiano e mondiale, è imminente un altro scoop dei fortunati colleghi Melis e Pedrocchi sulle prestazioni inaudite, campo magnetico esterno da 1,6-2 Tesla compreso, del reattore Hyperion acquisito dalla multinazionale Defkalion di Atene-Vancouver e ritorno per 40 milioni di euro o per 500 mila, dall’ing. Cappiello e dal dott. Gamberale, della consociata Mose-Defkalion di Milano.

Nel suo appartamento di Miami, intanto, l’ing. Rossi “lavola lavola” come ama dire, al prossimo prototipo dell’E-cat che richiederà un semestre o più. Quello collaudato dal Third Party Report che ha lasciato Ferrara in aprile concluderà tra poco la traversata dell’Atlantico, e sarà consegnato all’acquirente segreto, così come era stato consegnato ai precedenti acquirenti segreti.

Prospettive

L’ing. Rossi è molto soddisfatto degli impianti “magnifici” costruiti della fabbrica segreta, in località segreta, della multinazionale segreta alla quale ha venduto la propria azienda, impianti realizzati per produrre in serie il prototipo in fase di realizzazione durante il prossimo semestre. Per passati meriti, le trasmissioni di scienza e tecnologia di Radio24 si sono assicurata l’esclusiva dell’inaugurazione contro 8 ore di diretta in streaming.

Mentre disfattisti sul piano scientifico nonché guerrafondai sul piano geopolitico proclamano che “Cold Fusion isn’t Real“, i militanti per la pace e la vera scienza open power (1) da sempre praticata dall’ing. Rossi, gli chiedono di mettere nel pubblico dominio la sua proprietà intellettuale, onde fermare l’incombente guerra per il petrolio in Siria.

Ciccia, ha risposto l’ing. Rossi. La custode rivolge pertanto lo stesso appello a tutti gli scienziati da lei citati, raccolta firma a cura del lettore Leopoldo.

Nota 1. La custode ringrazia delle informazioni il blog 22 passi, e in particolare Andrea “Mistero” Rampado, il celebre “techunter” che sotto il nome di Armando de Para ha promosso numerose applicazioni delle energie alternative. Tra queste, il raggio ad antimateria dell’ing. Cappiello che secondo il signor de Para “Non è fuffa ragazzi e neppure truffa…ve lo assicuro!!! ”.

In gennaio, il signor Mistero assicurava inoltre che

  • Esiste un “nuovo fenomeno” che può essere utilizzato per produrre energia a basso costo e in modo pressoché “pulito”, Rossi utilizza un catalizzatore chimico, da qui la difficoltà a stabilizzare e controllare la reazione, altri hanno scelto una strada diversa, potrebbe essere la soluzione.
  • Si tratta di un fenomeno che coinvolge il nucleo di un atomo, ma con molta probabilità non verrà chiamato “nucleare”, si lo so è un controsenso, ma ripeto, è un “nuovo fenomeno”.

*

Crediti Immagine: E-cat consegnato alla multinazionale Defkalion nel gennaio 2011


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Martire e Nobel per la Pace

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800px-Foro_romanoIL PARCO DELLE BUFALE - Si denuncia una violazione della libertà di ricerca sulla fusione fredda ed applicazioni, nonché del diritto di tutti a un laboratorio dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Con l’aria condizionata.

All’attenzione del Dott. Umberto Dosselli, Direttore del LFN e Responsabile dell’applicazione del Codice europeo per la ricerca; c.c. Prof. F. Ferroni, Presidente dell’INFN; Leopoldo, Lettore.

Con vile provvedimento agostano, l’INFN ha chiuso a Sua insaputa il glorioso laboratorio del Dott. Francesco Celani giusto quando il Centro di Ricerca Alternativa Martin Fleischmann Memorial Project, poi detto CRAMP, ottiene e non ottiene l’energia in eccesso sicuramente prodotta nella cella Celani, eccesso che può salvare l’umanità dalla III guerra mondiale per il petrolio siriano.

E giusto quando il batterio Ralstonia detusculanense scoperto dal Dott. Celani, di cui la sequenza incompleta del 16S-rRNA è in via di pubblicazione “valida” dal 2002, può risanare terre e mari dal disastro in corso a Fukushima-Daiichi.

Si sospetta un colpe, o forse Si intende dire un gomblotto, poiché l’INFN non ha mai violato la libertà di ricerca

Si sospetta altresì che l’INFN ce l’abbia con il dott. Celani solo perché aggiunge ai propri testi firme di autori incolpevoli onde favorire un’azienda straniera. O solo perché da 24 anni, invece pubblicare in riviste scientifiche i propri risultati, li narra a cronisti, poeti e scilipoti. O solo perché si chiama Francesco Junio Valerio.

Si spera che Ella fugherà ogni sospetto e raccoglierà, insieme al lettore Leopoldo, le firme per candidare al premio Nobel per la Pace il suddetto CRAMP senza il quale le fatiche del Dott. Celani sarebbero state vane.

In fede, Si

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Si segnala ai fans che quest’anno la cerimonia di assegnazione dei premi IgNobel è anticipata al 12 settembre e alle 18 ora di Harvard.

Crediti immagine: r José Ramón Polo López, Wikimedia Commons


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Aspettando la Sintesi

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IL PARCO DELLE BUFALE - Il 27 settembre uscirà la “sintesi per “decision makers” del quinto rapporto a cura dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC). Come ogni volta, la campagna di disinformazione si intensifica.

Un anno fa, la fusione della banchisa artica aveva superato ogni previsione, quest’anno è più simile a quella del 2010 (come previsto), e sempre maggiore della media per il decennio precedente. Per alcuni giornalisti, il deputato europeo Nigel Farage e ammiratori, tra aprile e settembre la banchisa sarebbe pertanto “cresciuta del 60%”. O l’Artico sta al polo Sud o si va dalla Norvegia alla Groenlandia in slitta. L’insolito fenomeno avrebbe indotto l’IPCC a convocare il 23 settembre una ”riunione di crisi”, ovvero quella prevista tre anni fa per l’ultima revisione della sintesi.

Richard Lindzen fa parte del Cato Institute, un think tank contrario a limitare le emissioni di inquinanti e climalteranti perché a ridurli ci penserà il libero mercato. In un editoriale sul Journal of American Physicians and Surgeons (1), Lindzen accusa gli scienziati del clima di “lysenkoismo”. In combutta con i Verdi fuori e rosso stalinista dentro, da un ventennio censurano, perseguitano ed estromettono dalle cattedre i dissidenti come lui.Altri ricordano invece che nessun dissidente ha mai perso il posto, che un senatore americano ha accusato non dissidenti di tradire la patria e chiesto che siano processati, mentre Richard Lindzen faceva una brillante carriera da professore al MIT ed era ben retribuito da produttori di carbone e petrolio.

Non poteva mancare Bjørn Lomborg (2) ”l’ambientalista scettico” per autodefinizione. Sul Washington Post, afferma in sostanza che si scaldano solo i paesi freddi, va tutto bene Madama la Marchesa. Fraintende un articolo di Nature sulla variabilità climatica in cui gli autori dicono che quella naturale è maggiore nei periodi freddi e che il riscaldamento globale tende a livellarla fra i Tropici e ad aumentarla in Europa e nel Nord America. Lomborg conclude con una statistica dell’altrettanto “scettico” Roger Pielke Jr:

Negli Stati Uniti, i danni da alluvioni sono calati dallo 0,2% del PIL nel 1940 a meno dello 0,05% oggi. Dal 1900 se non da prima, gli uragani non sono aumentati in frequenza, intensità e danni normalizzati. E sono passati sette anni da quando gli Stati Uniti sono stati colpiti da un uragano di categoria 3 o superiore.

Non solo l’anno scorso c’è stato l’uragano Sandy, ma quelle percentuali escludono gli investimenti federali, statali e privati per il controllo del territorio. Oltre a essere sbagliate di vari ordini di grandezza (3), si basano sul PIL nazionale, mentre uragani e alluvioni colpiscono sopratutto gli stati della costa sud-est e la loro economia. Un’alluvione come quella in corso nel Colorado, in piena stagione secca, è senza precedenti storici.

Sulla Newsletter degli Amici della Terra il direttore del Dipartimento Difesa del Suolo all’ISPRA, Leonello Serva, prende spunto da ricerche superate sul livello del mare per dire che va su e giù da sempre; non c’è da preoccuparsi finché non s’innalza di un centimetro all’anno; i modelli di previsione raccolti dall’IPCC sono tutti sbagliati, sebbene ne riporti una figura che dimostra il contrario. Quindi

 si può certamente concludere che noi stiamo vivendo un  periodo climatico calmo e pertanto non abbiamo alcuna percezione di quello che il clima ci può riservare. Nello stesso tempo su questa calma climatica ci stiamo confrontando accanitamente e allochiamo anche fondi rilevantissimi, che in questo modo vengono distolti da altre finalità ben più importanti quali quelle inerenti la riduzione del rischio sismico e vulcanico.

“Si può certamente concludere” che per il dott. Serva, l’Italia non è una penisola dalle coste densamente edificate, Venezia sta a Bolzano e l’Arca di Noè sul Monte Ararat.

(1) Rivista nota per negare molte evidenze scientifiche.

(2) Lomborg accusa di “allarmismo” anche chi parla del declino delle api, attribuisce il loro aumento in USA dopo la crisi del 2006-2007 a un “adattamento degli apicoltori alla sindrome di spopolamento delle colonie“. In realtà, il declino resta superiore alla media, ma sono aumentate le importazioni annue di colonie insieme ai costi.

(3) Rappresentavano l’1,6% del PIL 1940 ($103 miliardi) e il 3,7% del PIL 2012 ($16,2 mila miliardi). Nella tabella della NOAA, tra il 1940 e il 2012 i danni risultano raddoppiati, anche senza contare quelli dovuti a “onde di tempesta, come quelle che hanno accompagnato gli uragani Katrina e Rita nel 2005″.

Crediti immagine: IPCC-WG1


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Eccesso di inventori

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MajoranaIL PARCO DELLE BUFALE - In attesa dell’aggiornamento dei colleghi di Radio24 sulle straordinarie prestazioni del reattore a fusione fredda Hyperion, la custode aggiorna sul generatore di antimateria, anch’esso acquisito dall’ing. Franco Cappiello di Milano.

I lettori, sopratutto se di nome Leopoldo, ricorderanno il reattore - inventato da Guglielmo Marconi e noto alla cronaca giudiziaria come “raggiro della morte” – in grado di raggiungere “oltre un miliardo di gradi” con una batteria da 12 volt e di abbattere satelliti.

Innanzitutto, risulta ora inventato durante l’ultima guerra mondiale da Franco Marconi, della Guardia di Finanza, che l’avrebbe consegnato a Rolando Pelizza di Chiari (Brescia). Si chiama oggi Raggio della Vita ed è proprietà dell’Associazione Progetto Vita, composta dal presidente a vita Panetta e due parenti, secondo la quale gli inventori sono Ettore Majorana e Rolando Pelizza. Apparso nel 1958 al signor Pelizza, il fisico scomparso nel 1938 gli ha insegnato per vent’anni la nuova fisica e la nuova matematica necessarie per produrre antimateria ed energia gratuita.

L’applicazione (immagine di “Ingegnere milanese che vuol restare anonimo“) doveva essere realizzata dall’ing. Enrico Sciubba dell’Università La Sapienza, ma il presidente ha precisato che:

 L’Ing. Sciubba era cosciente, in quanto gli è stato detto, che ne La Sapienza ne tutte le altre università messe insieme erano in grado di mettere a punto questo sistema funzionante. Lo scopo era di produrre il prototipo assemblarlo in loro presenza e dare avvio ad un prova, il tutto sarebbe stato, da loro, certificato. Successivamente l’Ing. Enrico Sciubba avrebbe provveduto ad eventuali ingegnerizzazioni applicative per conto dell’Associazione. Quanto affermo lo dico con cognizione di causa: Majorana e Pelizza nel mettere a punto la macchina operatrice hanno fatto in modo che solo chi è autorizzato e in grado di avviarne il processo, questo si è dimostrato utile ai furti subiti e a coloro che provano a cimentarsi.

Non è dato sapere con quale macchina si sia cimentato nel 1976 il prof. Clementel, allora presidente dell’ENEA e dovrebbe cimentarsi il gruppo del prof. Ratti presso l’INFN di Pavia. Per il momento, l’Associazione cerca

qualcuno che è disposto a cedere il 70% dei propri introiti, continuamente. (1)

Continuamente, ma non all’infinito. Il 25 settembre, l’imprenditore e ricercatore indipendente Andrea Rampado scriveva infatti:

Indiscrezioni mi dicono che ci vorranno almeno dieci anni per poter capire esattamente il suo funzionamento, in modo da averne il pieno controllo e un minimo di affidabilità per impieghi industriali, tra cui forse il più importante di tutti: la disintegrazione dei rifiuti nucleari (in Italia siamo pieni) e probabilmente, si spera, anche delle BARE nucleari di Chernobyl e Fukushima.

Non è il caso di aspettare tanto. Secondo l’imprenditore infatti, il reattore piezonucleare del “prof.” Cardone, in grado di trasmutarli senza modificarli e di trarne energia pulita,

è in opera con appoggi accademici ed istituzionali di altissimo livello

dal gennaio scorso.

Nota 1. Nel caso i lettori preferiscano cedere il 70% dei propri introiti all’estero, oltre al generatore di antimateria che Bob Lazar ha derivato da “modelli sportivi” di UFO, ne avrebbe bisogno quello del Molina Institute, ente prossimamente registrato come fondazione a scopo caritativo nel Massachusetts.

Crediti immagine: pubblico dominio, Wikimedia Commons


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Elettricità gravitazionale

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Imagem46IL PARCO DELLE BUFALE - Presentiamo in anteprima nazionale, per una volta, una centrale rivoluzionaria in costruzione sia in Brasile che negli Stati Uniti, che ricava elettricità dalla gravità terrestre.

La società RAR Energia Ltda pubblica da marzo sul proprio sito le “foto ufficiali” di un “generatore” ora quasi terminato a Porto Alegre. Per dimensioni, evoca una centrale idroelettrica anche se sfrutta non la caduta dell’acqua, bensì la forza di gravità del pianeta. Essa produce

il moto perpetuo di pesi (il combustibile) e di pistoni che azionano assemblaggi collegati a un albero a gomiti.

Assistito da due parenti, dirige i lavori il proprietario Renato Bastos Ribeiro, titolare anche dell’Incobrasa - un’industria di olio e altri derivati dalla soia – nella cui sede statunitense, a Gilman (Illinois), viene assemblato un generatore gemello. Entrambi sono

prototipi in grado di generare 30 chilowatt e saranno pronti entro l’autunno 2013.

Il rendimento dell’impianto è lievemente inferiore alla sua maestosità, tuttavia il signor Ribeiro ritiene che una volta dimostrato che funziona non sarà difficile costruirne di più grandi.

I soliti scettici denigrano le ambizioni del signor Ribeiro. Insinuano che il generatore consumerà mille volte l’energia prodotta solo per avviarlo; che farà un rumore assordante; che per oliarlo non basterà la produzione annua dell’Incobrasa. Prezzolati dai poteri forti, arrivano al punto di negare la straordinaria efficienza dei generatori,motori ed altri congegnigravità oggi in sviluppo o addirittura sul mercato.

Crediti immagine: RAR Energia Ltda 


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Fusione PD-M5*

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File:Ermete Realacci.jpgIL PARCO DELLE BUFALE - Il 2 ottobre, il Partito Democratico (PD) presentava alla Camera un’interrogazione al MIUR sulla fusione fredda. L’indomani il Movimento 5 Stelle (M5*) la presentava quasi identica al Senato. Da allora, una variante significativa turba il Paese.

Dal testo che i senatori GirottoSerra e Bocchino hanno copiato dall’on. le Realacci:

La fusione fredda detta oggi Low energy nuclear reactions (LENR) fornisce un’interpretazione delle reazioni nucleari all’interno del «modello standard» e non di una «nuova fisica»

Poiché le ricerche sono soppresse dall’“ortodossia” scientifica e dai militari, dal 1989 proseguono ininterrotte in USA, Giappone, Francia e Italia e

i dispositivi LENR sono oggetto di forte interesse in vari Paesi avanzati

Giustamente, se si pensa che possono risolvere la crisi energetica e fermare i cambiamenti climatici. Oltretutto costano pochissimo. Mentre

fonti giornalistiche hanno fatto ascendere a oltre 7 miliardi di euro il costo dell’esperimento sul «bosone di Higgs» (1),

la ricerca sulle LENR

ha costi inferiori, di almeno tre ordini di grandezza, di quelli con i quali l’Italia sostiene i grandi progetti per la «fusione calda» (2),

Ai due partiti interessa in particolare il dispositivo di Francesco Celani dell’INFN. Chiedono

se il ministro non ritenga, nell’ambito delle sue competenze, di intervenire per impedire la chiusura, decisa dal presidente dell’Istituto nazionale di fisica nucleare e ottemperata dal direttore dei LNF dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, del laboratorio dove si svolge la sperimentazione di Celani e del suo team posto che appare paradossale che nel contesto descritto si ritenga non di interesse attuale dell’istituto, una ricerca diretta, con riconosciuti livelli di eccellenza da Francesco Celani, 1° ricercatore dell’Istituto nazionale di fisica nucleare e vice-presidente della «International Society of Condensed Matter Nuclear Science», che da oltre vent’anni opera nel campo delle LENR, proprio quando la sua sperimentazione sulla Costantana, una lega di nichel e rame nota fin dalla fine Ottocento, apre orizzonti applicativi con materiali di basso costo;

Lo stesso periodare proustiano in entrambi i testi suggerisce un perfetto accordo. I due partiti, per esempio, evitano di dire al ministro che il dispositivo viene già sviluppato da un’azienda straniera. Eppure c’è una divergenza sostanziale e riguarda un’azienda italiana che dovrebbe esser cara a entrambi:

Luca Gamberale, direttore scientifico di una società di progettazione di tecnologia LENR, la Defkalion Europe, afferma realisticamente che la commercializzazione dei suoi dispositivi abbia un traguardo di due anni e che dipenderà soprattutto dalle industrie che vorranno produrre tali dispositivi

sostiene il PD. Il M5* non pare ritenerlo realistico e modifica così l’inizio della frase:

una società di progettazione di tecnologia Low energy nuclear reactions, ha previsto che

La divergenza è giunta inattesa. Il 21 luglio l’imprenditore Andrea “Mistero” Rampado, apprezzato da tempo dal M5* e che a sua volta apprezza molto il M5*, era entusiasta del dispositivo Defkalion. Sotto il titolo “Un altro 22 coi fiocchi!” infatti, l’altrettanto entusiasta Daniele Passerini scriveva :

da circa 20 giorni a Milano, la Defkalion ha realizzato ripetute e analoghe prove e dimostrazioni, sempre e solo per clienti. Del reattore che verrà utilizzato nell’imminente test, MISTERO ci ha fatto sapere poche ore fa che:

  • Oggi dopo le 12 è stato acceso per verificare i setup di misura e lo streeming; attualmente il COP è 6.4 in continua crescita, si dovrebbe assestare attorno a 7-7,2.

Poco dopo l’imprenditore abbassava il rendimento a 4,5, comunque eccezionale. Il 22 e il 23 i giornalisti Maurizio Melis e Federico Pedrocchi trasmettevano altre “repliche” in streaming video, l’entusiasmo contagiava altri “paesi avanzati” e il dott. Gamberale “congelava i rapporti” con i suoi 1.300 clienti.

Da allora i colleghi di Radio 24, l’imprenditore e il poeta parlano d’altro e il dott. Gamberale non parla più. Il Parco chiede pertanto se qualche ministro, nell’ambito delle proprie competenze, non ritenga necessario intervenire prima che i clienti di Defkalion Europe acquistino dispositivi LERN in USA.

(1) Gli autori (?) confondono il costo totale dell’LHC con quello per l’uso di due dei suoi rilevatori.

(2) Gli autori (?) confondono la ricerca sulla fusione calda con la costruzione di un prototipo che produca energia. Il progetto ITER è stato “avviato” nel 2007 e l’Italia lo “sostiene” nel senso che finora ha investito 360 milioni di euro, di cui circa il 90% in personale e attrezzature esistenti, e ne ha ricavato 600 milioni in commesse e posti di lavoro.

Crediti immagine: Lorenza e Vincenzo Iaconianni,  Wikimedia Commons


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Grazie dei regali

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IL PARCO DELLE BUFALE - Dai tempi dell’Unità, la custode deve molto a Romeo Bassoli, che era il direttore della comunicazione dell’INFN. Le è venuto un brutto magone quando ha aperto i regali arrivati nel fine settimana.

Riflettono la sua idea dell’attività scientifica: fragile ma potente, scettica ma entusiasta, materialista ma fantasiosa, sempre lì a fare e disfare… Bref, umana troppo umana e magnifica lo stesso.

Un regalo è la rivista asimmetrie che parla del divario perennemente in agguato tra visione teorica e misurazioni, per esempio a proposito delle onde gravitazionali. Un altro è l’invito a “Balle di scienza”, una mostra che aprirà in marzo al Palazzo Blu di Pisa, sulle cantonate “prima e dopo Galileo” e sulla loro correzione che “è l’essenza stessa del metodo scientifico”. Fornirà un contesto alla crisi odierna riassunta dalla copertina dell’Economist: una sovrapproduzione di articoli a spese della qualità e dell’utilità sociale dei risultati.

Va rimediato d’urgenza “all’accumulo di pattume”, scrive il settimanale, sopratutto nelle discipline che portano a brevetti, start-up, terapie, prodotti. Ad aspettative di soluzioni miracolose, al decreto sul “metodo Stamina” e alle interrogazioni parlamentari sulla fusione fredda. Riccardo Faccini e altri dodici fisici dell’INFN, dell’Università La Sapienza e dell’ENEA (1) ci rimediano nel terzo regalo: un paper depositato venerdì scorso su arXiv. Racconta una serie di esperimenti svolti tra febbraio e settembre nel tentativo di rilevare i neutroni generati da una cella elettrolitica al plasma, simile a quella della ditta Iorio & Cirillo o all’Hydro Betatron dell’ing. Abundo.

Simile, non uguale.

Riprodurre in ogni particolare il lavoro di Cirillo o di altri – sempre che la loro descrizione lo consenta – significa riprodurne sia gli eventuali errori che i risultati, il cosiddetto experimenter’s regress. Invece Faccini et al. hanno seguito la stessa procedura, aggiungendoci solo un po’ di precisione: strumenti calibrati per distinguere bene il segnale dal rumore di fondo; caccia a ogni possibile fonte di errore; misure fatte, rifatte e confrontate con quelle ottenute da strumenti identici, non collegati alla cella.

Nella sintesi di Giancarlo De Marchis,

Se uso un rivelatore ad indio i neutroni non ci sono; se uso un CR39 e adotto le opportune precauzioni non ci sono ugualmente. Se lascio passare settimane per analizzare o usare il CR39 perché magari sono un fisico dilettante e non ho accesso rapido ai mezzi di misura o il tempo per fare le misure, il CR39 continua a integrare neutroni ambientali e raggi cosmici e dà falsi positivi. Anche col boro occorre andarci cauti.

Nella sintesi del Parco, Faccini e i suoi colleghi evitano di prendere lucciole per lanterne e i neutroni ambientali per quelli generati nella cella da ipotetiche reazioni nucleari a bassa energia (LENR). En passant, insegnano a dilettanti e debuttanti come tradurre in pratica il concetto di misura e che non serve una teoria ad hoc (2) per spiegare un fenomeno ancora da osservare.

La custode si rende conto che la sintesi di Romeo Bassoli sarebbe stata più divertente.
*
(1) Tra quelli dell’ENEA, spicca Vittorio Violante, fautore della fusione fredda che in marzo ne perorava la causa e i finanziamenti al Parlamento europeo, dalla deputata Amalia Sartori del PdL.

(2) Teoria detta WLS per Widom, Larsen e Srivastava, sgonfiata da Ciuchi et al. in un commento al quale WLS tentano di pubblicare una replica che da un anno non supera la peer-review.

Crediti immagine: The Economist


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Alla riscossa

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ralmeIL PARCO DELLE BUFALE - Accusata di aver messo in dubbio l’esistenza nei database di un microbo scoperto a Frascati, la custode abiura e, per evitare il rogo, copia-incolla l’interrogazione che un deputato del PD, senatori del M5* e/o Scilipoti porteranno in Parlamento.

Nel 2002, il dott. Celani e 17 colleghi depositavano nella genbank americana la sequenza parziale del gene rRNA 16S della Ralstonia detusculanense, “nome non registrato” da allora e privo di “pubblicazione valida”. In attesa di un sequenziamento completo di questo e degli altri suoi geni in una pubblicazione valida, nei database esiste anche se a occhio nudo non si vede. In rete, numerose dichiarazioni confermano che risolverà

vuoi il bio-accumulo del cosiddetto Uranio impoverito o depleto disseminato nei teatri bellici (come Kossovo e Irak), vuoi la bonifica di aree contaminate quali Chernobyl e Fukushima

Renderà anche innocui i rifiuti tossici e, a differenza delle troppe ralstonie patogene infine, dal 2003 ben due pubblicazioni

 comprovano di fatto la non pericolosità ambientale della Ralstonia detusculanense per l’uomo

Data l’imponente documentazione scientifica sulla detusculanense del regno Bacteria o forse Archea (1) e del genere Ralstonia o forse Stenotrophomonas (2), trovata in acqua pesante sui Colli Romani nel 2000, e di proprietà nazionale, essendo stata scoperta da ricercatori canadesi e giapponesi nel suolo attorno a Nagasaki dieci anni prima, gli interroganti chiedono quali interventi intenda prendere il governo

I – per difenderla dalla custode e da un chimico nucleare in pensione le cui

 ”polemiche” – atteniamoci all’eufemismo! – … sono –  a dir poco – pretestuose; anzi, probabilmente nascondano ben determinati interessi economici (diretti e/o indiretti) per l’utilizzo di altri analoghi tipi di batteri di proprietà non italiana (ad esempio la Ralstonia metallidurans, di proprietà, anche economica, USA). (3)

II – per porre fine anche in Giappone

all’impedimento al suo utilizzo legato ad interessi miliardari che puntano a utilizzare soluzioni tradizionali e molto costose

III- e per dare

Via libera dunque ai possibili utilizzi in campo aperto e a scopi di pace (spesso ipotizzati dal [dott.] Celani nel corso delle sue conferenze) della Ralstonia detusculanense

IV –  Varie ed eventuali suggerite dai lettori Leopoldo e non.

(1) Utilizzo della Ralstonia destusculanense di Giuseppe QuartieriPiero Quercia (co-autore anche della sequenza parziale) e Pasquale Avino, oggi del Centro studi di Biometeorologia del “prof.”  Vincenzo Valenzi.

(2) Nome “non registrato” in quanto privo di pubblicazione valida.

(3) La “proprietà” riguarda una (ex) R. metallidurans geneticamente modificata.

Crediti immagine: DoE, ex Ralstonia metallidurans, ex Ralstonia eutropha, ex Alcaligenes eutrophus, detta dal 2004 Cupriavidus metallidurans. US Department of Energy


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Confusione fredda

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450px-El_pensador-Rodin-Caixaforum-2IL PARCO DELLE BUFALE – Dopo le interrogazioni parlamentari a favore dell’energia alternativa, la custode ha riflettuto che pareva la statua di Rodin e ha scoperto che lo Stato era al verde; il Paese andava a rotoli; le crescevano circa 50 euro.

Ha pensato oltre finché quasi sveniva per il calo del glucosio e ha capito che deve sostenere di tasca sua l’energia da fusione fredda gratis e pulita, senza pericolose “emissioni di neutroni e raggi gamma” come scrivevano i senatori del M5* e il deputato del PD alla ministro Carrozza.

E s’è bloccata davanti un dilemma etico-politico.

Da un lato tutti gli inventori sostengono che la loro cella o reattore emette neutroni e raggi gamma in abbondanza. Se sono ancora vivi per scriverlo è perché, nelle parole immortali del “prof.” Cardone, quei neutroni sono “un dono della divina Provvidenza”. (Per i raggi gamma la custode sta ancora studiando i nuovi dépliant.)

Dall’altro ci sono le aziende raccomandate dai parlamentari con testo scritto dal prof. Massimo Scalia:

- Kresenn Ltd che commercializzerà nel 2014 la cella che il dottor Francesco Celani costruisce da 23 anni, effettivamente a corto di liquidi, la Kresenn s’intende;

-  Defkalion Europe che, stando al prof. Scalia, venderà entro il 2015 un derivato dell’e-cat che l’ing. Rossi derivò dalla cella Piantelli-Focardi, le cui sconvolgenti prestazioni, del derivato del derivato s’intende, saranno confermate a breve da una trasmissione dei colleghi Melis & Pedrocchi su Radio24;

- Cirillo & Iorio che, in base alla teoria WSL promossa dal prof. Scalia, misura all’esterno della cella Cirillo giusto la quantità  di neutroni misurata nell’ambiente da Riccardo Faccini e altri 12 fisici, tra cui Vittorio Violante che all’ENEA si occupa con successo di fusione fredda da 23 anni.

La custode darebbe 10 euro a testa e scialerebbe il resto alla salute del prof. Scalia sennonché le è arrivato un plico da

- Protium S.r.l., dalla quale comprare quote per rilevare metà di Nichenergy S.r.l. del Prof. Piantelli, e darle di che sviluppare la cella originale Piantelli-Focardi, finanziata, la Nichenergy s’intende, da una multinazionale segreta, una mania, e con il milione di euro destinato dalla Regione Toscana a un nuovo contenitore in vetro e prossimamente dall’Europa così ci guadagnano tutti anche i soci Protium.

La custode darebbe altri 10 euro e scialerebbe il resto alla salute dell’on.le Scilipoti, militante fusionista della prima ora ed éminence, se così si può dire, grise della nuova leva, sennonché una sua interpellanza le ha ricordato

- Prometeon S.r.l., licenziataria dell’E-cat che l’ing. Rossi ha derivato dalla cella Piantelli-Focardi, in cambio di 200.000 euro per avere l’onore di non vendere nulla cosicché il dott. Aldo Proia, titolare e unico dipendente, pare sia un po’ deperito negli ultimi due anni.

Se fosse per la custode, darebbe 30 euro al giovane Proia prima che deperisca del tutto e scialerebbe il resto con i suoi quattro lettori alla salute dell’ing. Rossi che da luglio acquista appartamenti in Florida con i sudati risparmi. Ma ha un debito con il Paese che la ospita e un lettore di nome Leopoldo. Che fare?

Crediti immagine: Carlos Delgado, Wikimedia Commons


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