IL PARCO DELLE BUFALE – Tra pochi giorni l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) pubblicherà l’ennesima valutazione delle ricerche riguardanti gli effetti dei neo-nicotinoidi sulle api e altri insetti impollinatori. Sono gli insetticidi più diffusi non solo in caso di infestazione, ma anche per trattamenti preventivi, inutili o sostituibili con la normale lotta biointegrata. Entro fine dicembre i ministri dei paesi membri dell’Unione Europea decideranno se bandirli del tutto, o proseguire con moratorie parziali e relative deroghe. In Francia è in vigore una “sospensione” dal 1994, imitata via via in altri paesi dopo le proteste degli apicoltori locali. In Italia per esempio, una moratoria parziale per quattro di essi è rinnovata dal 2009. Finora ogni tentativo di bandirli in tutta l’Unione è stato ostacolato dai due principali produttori, Bayer e Syngenta, dal veto della Polonia e della Gran Bretagna, anche se nessuno è riuscito a trovare effetti positivi per gli impollinatori o una maggior resa delle piante trattate o da semi conciati con i neo-nicotinoidi. A sorpresa la settimana scorsa, il segretario britannico per l’ambiente Michael Gove, un leader della campagna per la Brexit, ha annunciato che il proprio paese voterà a favore di un bando totale perché “l’evidenza scientifica [...]
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