IL PARCO DELLE BUFALE – Nel 1988 in tre laboratori a Tuscon, Oxford e Zurigo 21 ricercatori svolgevano 12 esperimenti diversi con il carbonio-14 e facevano risalire la Sindone di Torino al 1260-1390 (confidenza: 95%). La Chiesa dichiarava concluso un secolo di ricerche scientifiche e pseudo tali, ma alcuni dissidenti continuavano ad attribuire al tessuto origini più remote. Nel 2005 sulla rivista Thermochimica Acta, dell’editore Elsevier, il chimico in pensione Raymond Rogers confrontava gli spettri – ottenuti con pirolisi accoppiata a spettrometria di massa – di fibre ritagliate nel 1973 e nel 1988, e di peluzzi che aveva prelevato con un adesivo nel 1978 per lo Shroud of Turin Research Project. Trovava alcune differenze nella composizione delle sostanze chimiche e ne deduceva che la datazione era stata effettuata su un “rammendo invisibile” – che nessuno esperto aveva mai osservato né ad occhio nudo né sotto un microscopio, infatti – mentre il tessuto originale era sicuramente più antico. E moriva pochi mesi dopo. Al contrario di altre tesi sulla Sindone, questa usciva su una rivista peer-reviewed e su Nature Philip Ball le attribuiva un minimo di credibilità. Ma nell’agosto scorso in un editoriale sulla stessa rivista, i chimici Marco Bella e Roberto Samperi dell’Università La Sapienza, e Luigi Garlaschelli dell’Università di Pavia esaminavano gli spettri di Rogers: L’unica differenza significativa tra il campione preso dalla zona della Sindone con un’immagine [...]
